MONTEFORTE IRPINO
Il suo castello, da cui prende nome il paese, fu probabilmente un antico castrum romano, su cui fu edificato un castello vero e proprio probabilmente dai Longobardi. Ma la storia di Monteforte è antichissima: si trovano tracce della sua esistenza già durante la seconda guerra punica, quando Annibale Barca vi passa tornando da Capua, sulla via Appia, in direzione di Canne, dove preparerà la storica trappola ai Romani. Il feudo in seguito appartenne agli Orsini, ultimi conti di Nola, che lo persero per essersi ribellati a Carlo V. I moti carbonari di Nola (1 luglio 1820) videro Monteforte protagonista: gli insorti del seguito di Michele Morelli vi innalzarono la bandiera della libertà contro i Borboni. In seguito, acquistò l’appellativo di Irpino per meglio evidenziarne l’aggiunta alla provincia di Avellino.
MONTEVERGINE
La storia del santuario di Montevergine è strettamente legata alla figura di Guglielmo da Vercelli, un monaco eremita vissuto tra l’XI e il XII secolo, attratto dai pellegrinaggi nei luoghi della cristianita’. Giunto in Irpinia, sente che la volontà di Dio è quella di farlo risiedere su un monte, oggi conosciuto come Partenio, ad una altitudine di oltre mille metri. Con il passere del tempo la fama di santità di Guglielmo aumenta sempre più, tanto che spontaneamente sul monte, iniziano ad arrivare uomini desiderosi di abbracciare uno stile di vita dedito alla preghiera e alla solitudine. Allo stesso tempo si decise anche la costruzione di una chiesa, consacrata nel 1126, dedicata alla Madonna. Dopo della morte di San Guglielmo, nel 1142, il santuario raggiunse il periodo di massimo splendore tra il XII ed il XIV secolo quando si arricchì di numerose opere d’arte e si espanse notevolmente grazie alle offerte di feudatari, papi e re: fu in questo periodo che venne donato il dipinto della Madonna, oggi venerato nella basilica cattedrale.
AVELLINO
Avellino si trova nella zona centro-orientale della regione campania, circondato dal Partenio e Picentini, i due massicci montuosi che regalano il suggestivo panorama della città e la rendono particolare nel suo genere. Se si vuole raggiungere la cima del Montevergine o il monte del Paternio, su cui si trova un Santuario Benedettino del XII secolo, bisogna attraversare Avelllino e in questo transitare a cuor leggero, ci si rende conto che Avellino e’ una citta’ vivace sia dal punto di vista culturale che turistico: ricca di luoghi di interesse e rinomata per l’ottima cucina tipica. Il centro storico e’ ricco di palazzi nobiliari di origine seicentesca ed Ottocentesca. Nella “Cittadella della Cultura”- area particolare della città cosi’ denominata perché riunisce i principali luoghi dedicati alla cultura – e’ possibile trovare il conservatorio, il Teatro Carlo Gesualdo, il Casino del Principe e la Casa della Cultura Victor Hugo; qui visse nella sua giovinezza, il celebre romanziere francese.